Da Venas di Cadore al Rifugio Antelao per Forcella Pirìa

Gruppo Montuoso Antelao
Cartina 016 Tabacco - Traccia GPS - FotoPercorso
Difficoltà E
Dislivello 1300 m
Altitudine Massima 2100 m (Forcella Cadin)
Tempo 7 ore
Lunghezza 13 km circa
Segnavia 236 - 230 - 250 - 254
Punto di partenza Venas di Cadore, località Suppiane (872 m)
Periodo Giugno 2014
Escursioni nella zona Da Valle di Cadore a San Dionisio
Invernale al Rifugio Antelao
Rifugio Antelao
Note Con quest'itinerario circolare saliremo al Rifugio Antelao lungo una bella mulattiera militare che parte da Venas e sale a Forcella Piria; il punto più interessante dell'escursione è senza dubbio il panoramico tratto di traversata sotto le Crode di San Piero, da dove si può ammirare tutto il Cadore, gli Spalti di Toro e Il Bosconero.
La località di partenza (Suppiane) e quella di arrivo distano circa 4 km; se non si dispone di due automezzi è possibile tornare al punto di partenza seguendo la bella e interessante pista ciclabile che corre lungo l'antico tracciato del Trenino delle Dolomiti.
Descrizione Da Tai di Cadore si prosegue in direzione di Cortina oltrepassando Valle di Cadore; poco prima di arrivare a Venas si svolta a destra prendendo la stretta stradina che ci porta a Suppiane (879 m), dove si può parcheggiare nelle vicinanze della chiesa.
Si procede per un breve tratto lungo la strada asfaltata fino alle prime case di Venas dove si svolta bruscamente a destra prendendo una stradina che in breve diventa sterrata e si inoltra nel bosco; aggirato un costone si imbocca una ripida mulattiera sulla sinistra (indicazioni per Rifugio Antelao e Forcella Cadin) che in breve porta a una radura con dei rustici e poco oltre a un fienile in località Naunìe (1100 m); si prosegue sempre in ripida salita nel bosco, con qualche bello scorcio sul Bosconero, fino ad arrivare al panoramico ripiano prativo di Quoilo (1305 m, 1 ora) dove sorgono numerose casette e dove giunge una stradina che parte da Venas.
Seguendo le indicazioni si prosegue sulla stradina (segnavia 236) che si inoltra a saliscendi nel bosco e ben presto si trasforma in sentiero portandoci a un'insellatura nei pressi del Pian di Sadorno (1335 m), dove convergono alcune piste forestali; si prosegue sulla stradina contrassegnata dal segnavia 236 che risale con alcuni tornanti la boscosa Costa del Duogo fino a portarsi al Col de la Glories (1590 m, 2 ore), sotto una ripida bastionata ricoperta di mughi; qui la strada termina e si prosegue su un sentiero di origine militare che traversa in piano a sinistra e con ardito percorso a tornanti risale un canalino che ci permette di superare agevolmente la ripida bastionata; sopra si prosegue con comodo tracciato prima nel bosco che si fa sempre più rado (una baracca in lamiera può fornire ricovero di emergenza), poi in mezzo ai mughi, con un grandioso panorama verso il Bosconero e gli Spalti di Toro; sempre a tornanti si raggiunge la base di una fascia rocciosa (2010 m) dove si stacca a sinistra la traccia del sentiero Bortolo De Lorenzo; si prosegue a destra e con una lunga diagonale si raggiunge la Forcella Cadin (2100 m, 3 ore), che non è una vera e propria forcella ma un punto di passaggio tra la Costa dei Landri, sotto la Cima Fanton, e il sottostante burrone delle Saline; al di la della forcella si stende un pianoro carsico costellato di prati e rocce che si attraversa con comodo percorso seguendo le paline segnaletiche; si scende poi leggermente per attraversare su ghiaie il versante nord del Tamburlon per portarsi sotto Forcella Piria che si raggiunge con una breve diagonale in salita (2096 m, 3.30 ore); dalla forcella il panorama si riapre verso il Cadore.
Si scende brevemente sul versante opposto, poi si inizia a traversare a saliscendi i ripidi pendii meridionali delle Crode di San Piero lungo una bella mulattiera militare; presto appare il Rifugio Antelao sulla larga Sella di Pradonego, nostra prossima meta; dopo un lungo tratto in traversata si scende più ripidamente entrando nel bosco e dopo una breve risalita si giunge al Rifugio Antelao (1796 m, 4.15 ore).
Dal rifugio si scende lungo la stradina di accesso fino ad arrivare alla bella sella prativa di Forcella Antracisa (1693 m) dove si imbocca il sentiero 254 che attraversa il prato della forcella, lascia sulla sinistra il 253 (che scende a Pozzale) e poi scende ripidissimo immergendosi nel fitto bosco; molto più sotto si confluisce in una mulattiera più larga e la pendenza diminuisce, poi si attraversa un tratto ardito scavato nella roccia e dopo un altro buon tratto si raggiunge una stradina asfaltata; per questa si scende in breve a Nebbiù di Cadore (956 m, 5.45 ore).
Per tornare a Suppiane bisogna ora scendere lungo la stradina asfaltata in direzione Valle di Cadore fino a incontrare la pista ciclabile che si imbocca svoltando a destra; la pista prosegue in leggerissima salita attraversando Valle di Cadore con la sua vecchia stazione restaurata (nei pressi si incontra un fornito bicigrill), poi passando per alcune gallerie e un ardito ponte si attraversa la profonda valle del Rio Vallesina fino a giungere al punto di partenza a Suppiane (7 ore).
Nota: dal Rifugio Antelao è anche possibile scendere a Valle di Cadore passando per San Dionisio; vedi l'itinerario qui.

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