Sul Zimon de Gena, per un assaggio dei Monti del Sole
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Gruppo Montuoso
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Monti del Sole
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Cartina
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024 Tabacco -
Profilo -
Traccia GPS
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Difficoltà
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E
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Dislivello
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1000 m
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Lunghezza
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8,8 km
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Altitudine Massima
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1465 m (Zimon de Gena)
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Tempo
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5 ore
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Segnavia
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Assente
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Punto di partenza
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Gena Bassa - Bar Soffia (435 m) in Valle del Mis
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Periodo
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Novembre 2006
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Panorami
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Dal Zimon de Gena
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Note
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Questo itinerario rappresenta l'approccio ideale per chi desidera avvicinarsi al gruppo dei Monti del Sole grazie allo stupendo panorama che si può godere dalla cima verso la parte sud-ovest del gruppo; pur svolgendosi a bassa quota è evidente l'estrema selvaticità di questi luoghi: il sentiero è segnalato solo da sbiaditi segni rossi ed è evidente la scarsa frequentazione.
Si sconsiglia di effettuare l'itinerario in primavera per la presenza di zecche e in estate per il caldo; il periodo migliore è il tardo autunno.
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Descrizione
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Da Sospirolo si percorre la strada provinciale della Valle del Mis, si costeggia tutto il lago e, oltrepassato il ponte che ne segna il termine se devia a sulla stradina di destra per 300 m fino a raggiungere il Bar Soffia (435 m) dove si pùò parcheggiare.
Si imbocca la ripida stradina asfaltata (chiusa al traffico) che con una serie di tornanti porta al borgo abbandonato di Gena Media (574 m), dove si ha un bel colpo d'occhio sul sottostante Lago del Mis; la stradina continua ripida fino ad arrivare a Gena Alta (800 m) dove termina presso una fontana (1 ora); anche Gena Alta è abbandonata ma per fortuna qualcuno sta recuperando le vecchie abitazioni.
Dalla fontana si imbocca il sentiero 871 diretto al Bivacco Valdo che con un'ampia svolta si porta su un costone boscoso sopra Gena Alta e lo risale per un buon tratto fino a un bivio (941 m); il sentiero 871 si inoltra in Val Soffia, noi prenderemo la traccia non segnalata a sinistra (scritta 'Z.' su un sasso) che prosegue in ripida salita nella stessa direzione; la buona traccia, segnalata da sporadici bolli rossi, con un'ampia svolta si porta sotto una fascia di rocce e la supera a tornanti su per un breve canalino; sopra la fascia il panorama si apre e possiamo ammirare il Mont Alt e la Croda Bianca e in basso la Valle del Mis; presso un bivio si prende il sentiero di sinistra che con un traverso nel rado bosco porta sul ripiano dove sorgeva il Mandriz de Mez (1141 m); la traccia qui è un po' confusa ma si ritrovano ben presto i segni sul pendio soprastante e con un traverso verso destra si perviene a una fascia prativa dove il sentiero scompare; conviene ora salire direttamente il ripido prato soprastante puntando a un segno rosso su un sasso e poi insistere nella stessa direzione fino a guadagnare un altro ripiano dove sorgeva il Mandriz in Sonch (1366 m).
Dal Mandriz possiamo finalmente vedere la cima e l'anticima; con libero percorso si risale il ripido pendio erboso puntando alla forcella tra le due cime, dove si ritrova una labile traccia; seguendola lungo la ripida cresta si perviene in breve alla panoramica cima (1465 m, 3 ore).
Il ritorno avviene per la via di salita.
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