Sul Monte Punta (1952 m)
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Note
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Non esiste in tutta la Val Zoldana un luogo che offra una vista di tutti i suoi monti più completa di quella che si ha dal Monte Punta. E' una panoramica di 360° che nessun rilievo minore disturba e nella quale si impone il Pelmo. A differenza del vicino Monte Rite fortunatamente a nessuno è ancora venuto in mente di 'valorizzare' la cima che così rimane intatta e solitaria con la piccola croce metallica sospesa sopra il vuoto della valle
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Descrizione
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Da Forno di Zoldo si prosegue lungo la statale della Val Zoldana fino al piccolo borgo di Rutorbol dove si imbocca la ripida stradina che con una serie di tornanti porta a Brusadaz e al piccolo borgo di Costa (1425 m) dove si parcheggia.
Tralasciando il ripido sentiero che parte vicino alla chiesetta (indicazioni per Monte Punta) si attraversa il borgo e si prosegue in leggera salita sulla mulattiera 492 (indicazioni per Col Salera) che attraversa un piccolo rivo (Gaf de le Roe) e dopo aver incontrato un capitello di giunge al panoramico prato del Mas de Sabe (1464 m). Si prosegue sempre sulla mulattiera che si addentra nel bosco e presto si trasforma in sentiero (attenzione ai segni in caso di neve). Dopo aver attraversato numerosi valloni nel fitto del bosco si giunge a una spalla (1650 m circa) da cui è finalmente possibile vedere il fondovalle zoldano. Ancora un breve tratto tratto pianeggiante un po' esposto e si giunge al Col de Salera (1623 m - 1h 45) dove si incontra la larga mulattiera che sale da Forno di Zoldo e che si imbocca andando a risalire il ripido versante sud del monte. In questo tratto alcuni cartelli evidenziano i numerosi resti di opere militari realizzate lungo la mulattiera; mano a mano che si sale il panorama diventa sempre più grandioso e dopo una serie di tornantini si arriva all'improvviso sulla panoramica cima (1952 m - 3h).
Il panorama è indescrivibile e copre tutti i gruppi montuosi che coronano la Val Zoldana: Sfornioi e Bosconero, Mezzodì e Pramper, San Sebastiano e Tamer, Moiazza e Civetta e infine il solitario Pelmo. A settentrione anche due grandi montagne del Cadore: Antelao e Sorapiss.
Dalla cima si scende ora lungo la cresta rientrando quasi subito nel bosco e in breve si arriva ad un'insellatura ('La Forzela', 1723 m). Si imbocca il ripido sentiero 491 (indicazioni per Costa) che a svolte perde quota nel bosco e porta a incrociare una mulattiera a quota 1573 m; per questa in breve si ritorna al punto di partenza (4 ore).
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