Sul Mont Alt de Pelsa
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Gruppo Montuoso
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Civetta
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Cartina
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015 Tabacco -
Profilo -
Traccia GPS
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Difficoltà
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E
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Dislivello
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1300 m circa
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Lunghezza
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21 km
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Altitudine Massima
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2417 m (Mont Alt de Pelsa)
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Tempo
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6 ore
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Segnavia
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555 - 560 - 562 e poi percorso libero
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Punto di partenza
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Capanna Trieste (1135 m) in Val Corpassa
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Periodo
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Giugno 2006
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Panorami
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Dal Mont Alt de Pelsa
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Note
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Il Mont Alt de Pelsa costituisce il margine sud-occidentale del gruppo del Civetta, poderoso bastione a picco sul torrente Cordevole; è forse il miglior belvedere verso i Cantoni della Civetta e la Moiazza ed è quindi ingiustamente trascurato; la via di salita, dopo un lungo avvicinamento su sentiero, segue liberamente con meraviglioso percorso l'erbosa cresta Sud.
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Descrizione
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Da Listolade, grazioso paesino lungo la statale Agordina tra Agordo e Cencenighe, si risale la Val Corpassa su stretta stradina asfaltata fino alla Capanna Trieste (1135 m) dove si può parcheggiare.
Si prosegue sulla strada forestale che risale la Val Corpassa portando sotto la poderosa Torre Trieste e dopo alcuni tornanti lungo la Mussaia si perviene all'erboso Pian delle Taie (1625 m) dove la vista si apre verso i frastagliati Cantoni di Pelsa; ci si alza con un paio di tornanti e poi con piacevole percorso nel bosco si giunge al Rifugio Vazzoler (1714 m) sul Col Negro di Pelsa (1.30 h) da cui si gode un bellissimo panorama sui Cantoni di Pelsa e sulla Busazza.
Dal rifugio si prosegue sulla stradina che poco dopo esce dal bosco e attraversa a saliscendi il franamento alla base della Torre Venezia; si ricomincia a salire e poco dopo si perviene a un bivio (1789 m): la strada prosegue dritta verso il Rifugio Tissi, noi prendiamo la stradina a sinistra verso Casera di Pelsa; si contorna il Col del Camp portandosi sul suo panoramico pianoro sommitale presso un altro bivio (1825 m); tralasciamo la deviazione a destra che porterebbe alle Case Favretti e proseguiamo sulla destra verso la visibile Casera di Pelsa (1829 m - 2.15 h) dove la strada termina; il sentiero per il Mont Alt dovrebbe partire dietro la casera ma sinceramente non sono riuscito a trovarlo e sono salito a caso seguendo qualche vecchia traccia in messo ai mughi...conviene forse imboccare il sentiero 562 che parte dal bivio di quota 1825 e che poi si congiunge col sentiero che sale da Casera di Pelsa a quota 1970 m; l'imbocco del sentiero non è visibile nè segnalato, comunque dal bivio di quota 1825 bisogna seguire il limite del bosco fino a incontrare l'imbocco del sentiero 562 (sulla cartina 015 della Tabacco l'inizio del 562 è segnato nei pressi della Sella di Pelsa ma probabilmente è errato).
Dal bivio a quota 1970 m il sentiero prosegue in leggera salita su un avvallamento sottostante al Col Tondo finchè, ormai in quota, piega bruscamente a destra e con un'ultima rampa porta a una forcelletta della cresta dove sopraggiunge dall'opposto versante la traccia proveniente dalla Via Ferrata Fiamme Gialle (2188 m - 3h); a nord si apre il panorama sulle montagne dell'Alto Agordino; si prosegue sottocresta su buon sentiero in mezzo a inestricabili mughi fino a portarsi in breve presso un'ulteriore forcelletta (2212 m) da cui scende a nord il vertiginoso Troi dei Sech in direzione Cencenighe e dove terminano i segni.
Si prosegue sui prati inclinati a destra della cresta senza difficoltà ne percorso obbligato e dopo aver doppiato un intaglio si raggiunge la panoramica vetta (2417 m - 4 ore); meraviglioso panorama sull'Alto Agordino e sulla vicinissima Civetta; la cresta sommitale si allunga pianeggiante e erbosa e sfruttando alcune tracce di camosci è possibile compiere un giro sulla cima.
Il ritorno avviene sulla via di salita in circa 2 ore.
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