Descrizione
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Da Quero (288 m) si prende la strada verso la Valle di Schievenin e la si lascia poco dopo seguendo le indicazioni sulla destra per Cilladon. Si sale per la ripida e stretta stradina fin quasi al borgo di Cilladon dove si devia sulla destra (indicazioni per Monte Tomatico e Stalle Paoda). Dopo alcuni tornanti si giunge a una piccola area di sosta dove si parcheggia (720 m circa).
Si continua sulla strada che dopo poco diventa sterrata e passa davanti a una casa ristrutturata di recente e si giunge in breve all'enorme Castagner Di Balech (722 m - da qui in avanti la sentieristica è stata stravolta da alcune strade forestali di recente costruzione). Si lascia la strada e si sale a destra lungo l'antica mulattiera che prende quota sui prati di Cilladon offrendo uno stupendo panorama sulla valle del Piave. Dopo alcuni tornanti ci si reimmette sulla strada che taglia in leggera salita il versante orientale del Monte Tese, in alcuni punti è ancora possibile vedere le tracce dell'antica mulattiera. A circa 950 m la strada termina e si ritorna sul sentiero che dopo alcuni ripidi tornanti raggiunge una selletta (1037 m) dove giunge un'altra strada forestale proveniente da Prada, visibile 400 m più un basso. Si prosegue su questa che dopo un tratto molto panoramico raggiunge la meravigliosa conca prativa di Stalle Paoda (1181 m - 1h 30). Il panorama si apre ora a nord con belle vedute sulle Vette Feltrine e sullo Schiara; possiamo anche vedere, ancora abbastanza lontana, la croce di vetta del Tomatico.
Seguendo le indicazioni si prosegue ora in direzione nord nella boscaglia lungo un sentiero che con alcuni saliscendi attraversa il versante orientale del Monte Santo. La traccia non è molto battuta ma comunque è e sempre ben visibile. Dopo un duro strappo si guadagna un costone erboso dietro il quale compaiono all'improvviso Malga Conte (1305 m - 2h 15) e gli stupendi pendii prativi sommitali del Tomatico. Dalla malga possiamo vedere il percorso finale verso la vetta: ci si alza ripidamente sul prato soprastante la malga e dopo alcuni tornantini si guadagna la cresta del monte (1505 m - vari ruderi di casere). Puntando alla ormai vicina e ben visibile croce si prosegue sul filo di cresta fino a toccare la vetta (1595 m - 3h). Il panorama cha appare all'improvviso è incomparabile: sembra di poter toccare Feltre, adagiata 1300 m più in basso; possiamo vedere il Lagorai, le Pale di San Martino, tutta la catena delle Vette Feltrine, lo Schiara, il Col Nudo e il Cavallo.
Il ritorno avviene per lo stesso itinerario
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