Descrizione
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Dal Passo di San Pellegrino (1918 m), raggiungibile da Falcade o da Moena, si imbocca la mulattiera con segnavia 628 che, passando vicino all'omonima malga, si inoltra pianeggiante nei boschi ai piedi del versante settentrionale del Col Margherita. in breve si esce dal bosco e si prosegue in leggera salita su ampi pascoli in direzione della ben evidente sella sottostante al Col Palui che si raggiunge con un ultimo strappo (2254 m - 1h 15); il panorama, già ampio, si apre ora verso il Latemar e le Dolomiti Fassane.
Il sentiero ora si fa più stretto e attraversa un ripido pendio ai piedi della parete della Cima Juribrutto fino ad incontrare in terreno più aperto un sentiero che sale dalla Valle di San Pellegrino (2308 m); in breve, attraversando un caratteristico circo cosparso di massi scuri, si giunge alla prativa Forcella Di Juribrutto (2375 m - 1h 50), dove sorge un utile ricovero di fortuna. Appaiono a sud le Pale di San Martino.
Dalla Forcella si imbocca il sentiero non numerato dell'Alta Via della Mariotta seguendo le indicazioni per Col Margherita. La traccia, poco marcata ma ben segnalata, sale lungo il poco inclinato versante meridionale della Cima Juribrutto e porta in breve a un bivio (2470 m - 2h 15) da cui è possibile salire in breve fino alla sommità della Cima Juribrutto; il sentiero per la cima attraversa una zona di grandi lastroni in mezzo a resti di reticolati e baraccamenti della Prima Guerra Mondiale fino a giungere al punto culminante (2697 m - 3 h) da cui si gode un panorama grandioso, specie verso le vicine Pale di San Martino. Molto interessanti sono le lunghe trincee ben conservate nei pressi della cima.
Ritornati al bivio di quota 2470 si riprende la traversata a saliscendi in mezzo a grandi lastroni che rendono un po' faticoso il cammino giungendo nei pressi dei resti di un villaggio di baracche sempre risalenti alla Grande Guerra (2517 m) da cui possiamo vedere la prosecuzione della nostra traversata verso il Col Margherita. Dopo un tratto su terreno più ripido (sorgente) si arriva a una forcelletta sulla cresta principale (2525 m) da cui parte un ripido sentiero che permette di salire alla Cima Juribrutto da questo versante (volendo è possibile abbreviare la traversata scendendo dalla cima direttamente a questo bivio). In breve si giunge all'ampia Forcella Vallazza (2521 m - 4h) da cui si prosegue lungamente a saliscendi sull'ampio e panoramicissimo crestone erboso passando varie cime fino a che all'improvviso appare il cubo della stazione superiore della funivia del Col Margherita (2521 m) appena qualche metro sotto all'omonima cima (2550 m - 5h).
Da qui esistono varie possibilità: è possibile scendere al Passo con la funivia oppure per la traccia che corre sulla ripida pista da sci. Si consiglia però una via più lunga ma più interessante che consente di passare per il lago di Cavia, già visibile dalla cima. Dall'arrivo della funivia si prende la stradina che scende a tornanti in direzione dell'ampia forcella Pradazzo (2220 m) che si raggiunge in circa 30 minuti; in breve si scende al Lago di Cavia (2102 m - 5h 45) e alla diga che lo delimita; si percorre la diga e al termine si imbocca il sentiero 658 (indicazioni per Passo San Pellegrino) che per un tratto corre lungo il lago e poi sale alla vicina Forcella Caserette (2120 m); in forcella si lascia il sentiero dell'Alta Via dei Pastori e si prosegue sul 658 che sale per rado bosco e magri pascoli a una spalla a quota 2200 m circa dove riappare il Passo di San Pellegrino; si scende prima dolcemente e poi molto ripidamente (in questo tratto scompaiono i segnavia) fino a giungere a una larga pista e poco più sotto a una stradina forestale dove ricompaiono i segnavia (2095 m - 6h 30). Per la ripida stradina si giunge alla stazione a valle della funivia del Col Margherita (1890 m) da cui in breve per la statale o per i prati ci si riporta al Passo (7h).
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