La traversata dell'alta Val di Brica
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Note
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L'itinerario circolare permette di esplorare una zona poco nota dei Monfalconi percorrendo un tratto il fantastico Truoi dei Sclops (sentiero delle genzianelle), sentiero naturalistico di alta quota che collega il Rifugio Flaiban Pacherini in Val di Suola con il Rifugio Giaf.
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Descrizione
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Da Cimolais (652 m) si prende la stradina abbastanza dissestata che in circa 15 km porta in fondo alla Val Cimoliana nei pressi di Pian Meluzzo (1163 m) dove si può parcheggiare l'auto.
Si prosegue sulla stradina (divieto di transito ai mezzi motorizzati) che si inoltra pianeggiante nell'ampia Val Meluzzo passando vicino all'omonima casera (1169 m); più avanti la stradina quasi sparisce in mezzo alle ghiaie portate dalle piene e porta in breve a un bivio (1195 m) dove proseguiamo lungo il 362 che si inoltra in leggera salita in Val Postegae.
A quota 1322 si abbandona la stradina fin qui seguita e si comincia a risalire ripidamente nel bosco lungo la Val dell'Inferno (traccia un po' incerta) fino ad alcune belle cascate da dove la vista si apre verso il Pramaggiore e le Cime Postegae. Si continua in ripida salita fino alla conca di pascolo dove sorgeva la Casera Val dell'Inferno (1741 m - 2h) di cui non rimangono nemmeno i ruderi. Il luogo è meraviglioso e invoglia alla sosta, sopra di noi svettano cime dall'aspetto dolomitico come la Cima Val di Guerra e la Croda del Sion.
Si risalgono ora gli stupendi pascoli della Val Guerra mirando al ben evidente Passo del Mus (2063 m) che si raggiunge dopo un ripido tratto su ghiaie (2h 45). Il panorama si apre adesso verso la Val di Suola e verso la retrostante Cima del Preti.
Ci immettiamo adesso sul Truoi dei Sclops, un sentiero naturalistico in alta quota che congiunge il Rifugio Flaiban Pacherini in Val di Suola con il Rifugio Giaf; dalla forcella si ritorna sui propri passi di qualche metro fino a incontrare una traccia poco evidente (indicazioni per rifugio Giaf su un sasso) che contorna la base della Punta del Mus, oltrepassa una ripida fascia rocciosa friabile e si porta in cresta in corrispondenza della poco pronunciata Forcella Fantulina Alta (2107 m) dove incontriamo un sentiero proveniente dalla Val di Suola; con un ultimo faticoso strappo su ghiaie ci si porta alla vicina Forcella dell'Inferno (2175 m - 3h 15) tra caratteristici torrioni rocciosi; la vista si apre all'improvviso sul gruppo dei Monfalconi e sul circo dell'alta Val di Brica che andremo ad attraversare.
Si scende ora per ripide ghiaie verso il caratteristico spuntone del Mus di Brica doppiato il quale si incontra un bivio con il sentiero che scende al Cason di Brica (1964 m - da questo punto è possibile abbreviare l'escursione scendendo lungo la Val Di Brica). Proseguendo invece nella traversata si comincia a risalire prima leggermente su ghiaie poi più ripidamente in mezzo ai mughi fino ad arrivare alla ben visibile Forcella Val di Brica (2088m - 4h 30) dominata da un caratteristico torrione ritorto. Adesso, in un altro cambio di panorama, appare di fronte a noi lo stupendo ripiano prativo del Camporosso.
Passata la forcella si scende per ghiaie e poi per rado bosco in direzione del Camporosso (1945 m) che si raggiunge in breve. Si trascura una deviazione per il Passo del Lavinal e si attraversa tutto il pascolo pianeggiante fino alla soglia inferiore dalla quale si scende ripidamente per portarsi in breve a un altro bivio (1794 m); lasciamo adesso il Truoi del Sclops che si dirige in quota lungo una traccia ben visibile verso la Forcella Urtisiel e scendiamo alla vicina Casera Val Menon (1778 m - 5h 15), restaurata a cura del Parco.
Dalla casera il comodo sentiero perde ora quota abbastanza ripidamente nel bosco lungo la Val Menon fino ad uscire presso la radura dove sorge la rinnovata Caseruta dei Pecoli(1353 m); dopo la casera si scende al torrente in un tratto dove le piene hanno completamente travolto il sentiero. Guidati dagli ometti si percorre lo scomodo greto ghiaioso fino a ricongiungersi con il sentiero percorso all'andata al bivio di quota 1195 m. Seguendo la stradina forestale in breve si ritorna a Pian Meluzzo (6h 30).
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