Traversata dei Van de Zità

Gruppo Montuoso Schiara
Cartina 025 Tabacco - Traccia GPS - FotoPercorso
Difficoltà E
Dislivello 1900 m
Altitudine Massima 2450 m (Cima Sud dei Van de Zità)
Tempo 12 ore
Lunghezza 30 km circa
Segnavia 542 - 543 - 514 - 518 - 503
Punto di partenza La Valle Agordina (820 m)
Punto di arrivo Località Casa de la Vecia (449 m), lungo la SR 203 Agordina
Periodo Agosto 2013
Panorami Panorama dalla Cima Sud del Van de Zità
Panorama dalla spalla nei pressi di Forcella Moschesin
Van de Zità
Note Questo lungo itinerario ci porta alla scoperta di uno dei più straordinari luoghi delle Dolomiti Bellunesi, i Van de Zità: sono due alti circhi glaciali dal fondo erboso (Van de Zità de Entro e de Fora, separate dalla cresta rocciosa delle Preson) sospesi sopra l'alta Val Dei Ross; compresi grossomodo tra la Talvena, le Zime de Zità e le Zime dei Bachet formano uno dei luoghi più sperduti e solitari del Parco, nonostante siano percorsi dall'ultimo tratto dell'Alta Via N° 1; le vie di accesso sono piuttosto lunghe anche se non presentano nessuna difficoltà; in questa escursione partiremo da La Valle Agordina per salire alla Casera del Moschesin dove incontreremo l'Alta Via N° 1; proseguendo lungo l'Alta Via passeremo vicini al Rifugio Pramperet per poi entrare nel magico mondo della Talvena salendo fino alla Zima di Zità Sud, punto culminante dell'itinerario; percorreremo il Van de Zità de Fora in discesa fino al Rifugio Pian De Fontana per poi risalire brevemente fino alla Forcella La Varetta da dove ci aspetta una lunghissima discesa lungo la Val Vescovà, passando per il Rifugio Bianchet, fino a raggiungere il fondo della Val Cordevole; l'itinerario è stato pensato in questo modo per poter tornare al punto di partenza con i mezzi pubblici; disponendo di due auto ci sono altre possibilità: per esempio è possibile risalire ai Van de Zità con uno sforzo minore raggiungendo il Rifugio Pramperet da Pian de la Fopa (Forno di Zoldo) e scendendo dal Rifugio Pian de Fontana direttamente lungo la Val dei Ross (vedi itinerario); oppure si può partire da Passo Duran seguendo interamente l'Alta Via N°1.
L'itinerario non presenta difficoltà particolari anche se la presenza di alcuni tratti esposti e la particolare lunghezza lo rendono molto impegnativo; sarebbe preferibile spezzarlo in due giorni pernottando al Rifugio Pramperet o al Rifugio Pian de Fontana.
Descrizione Da Agordo si sale a La Valle Agordina e alla frazione di Conaggia (820 m) dove si può parcheggiare l'auto nei pressi del campo sportivo.
Seguendo le indicazioni alquanto ottimistiche per Forcella Moschesin si prende la strada sterrata con segnavia 542 che si inoltra in leggera salita lungo la valle del Torrente Bordina; superato un ponticello si lascia a destra una deviazione che porta ad alcune casere e si attraversa il Torrente Bordina su un secondo ponte portandosi sul versante sinistro della valle nei pressi di uno slargo (900 m circa, fino a qui si può arrivare anche con l'auto). La stradina diventa asfaltata per un tratto e si impenna cominciando a risalire con ripidi tornanti la Val de le Pontesie mentre il panorama si apre sulla conca di Agordo e su Agner, Pale di San Lucano, Pale di San Martino e Moiazza oltre che sui soprastanti Castello di Moschesin e Tamer; dopo una serie di tornanti si arriva al capitello della Madonna de S'ciar (1185 m), si prosegue sempre lungo la strada con pendenza sostenuta per arrivare a un bivio (1350 m); si trascura la traccia a destra diretta a Forcella Folega e, dopo un altro buon tratto si raggiunge la radura dove sorge Malga La Foca (1495 m, 1.30 ore); il panorama finalmente si apre su tutte le cime che contornano la conca di Agordo.
Si continua sempre sulla stradina che prosegue nel bosco ora con minore pendenza attraversando alcuni impluvi fino a portare a un bivio (1600 m circa, indicazioni per Casera Moschesin) dove si prende il sentiero a destra; si prosegue su buona traccia salendo a svolte nel bosco fino ad arrivare alla radura dove sorge la Casera Moschesin (1800 m, 2.15 ore) in bella posizione panoramica sotto l'incombente Castello del Moschesin; qui si incontra il sentiero dell'Alta Via N° 1 che seguiremo per tutto il prosieguo dell'itinerario; a fianco della casera si prende il sentiero 543, in realtà una bella mulattiera militare, che con qualche tornante si porta in una zona ghiaiosa con mughi quasi a ridosso delle pareti del Castello del Moschesin poi inizia a traversare quasi in piano verso destra portandosi su un panoramico costone (1966 m) dove appaiono le Cime di Zità e la Talvena e tutte le cime che contornano la conca agordina; proseguendo in lieve discesa in breve si giunge alla larga insellatura di Forcella Moschesin (1940 m, 3 ore), dove si trovano i ruderi di un fortino militare; il panorama, già vasto, si apre ora verso la Val Pramper e le Dolomiti di Zoldo.
Dalla Forcella ci sono due possibilità: proseguire dritti lungo il sentiero 543 che perde un centinaio di metri di quota fino a raccordarsi con il sentiero che sale dalla Val Pramper e poi traversa a saliscendi per portarsi verso il Rifugio Pramperet; oppure, consigliato perchè più panoramico, prendere il sentiero di destra (indicazioni per Rifugio Pramperet su un masso) che si tiene più alto sotto le Cime de le Balanzole per poi scendere per prati e bosco rado a raccordarsi con il sentiero basso; dopo la ricongiunzione si prosegue a saliscendi sempre per bosco rado fino a raggiungere un bivio (1900 m circa, 4 ore) da cui si scorge il sottostante ampio Prà della Vedova con il Rifugio Pramperet che si possono eventualmente raggiungere in circa 10 min.
Si prende il sentiero a destra (segnavia 514) che inizia a risalire tra i mughi l'ampio vallone tra le Cime de le Balanzole e le Cime di Zità; si entra poi in una conca erbosa cosparsa di massi e con qualche stretto tornantino si raggiunge la Portela dei Piazedei (2097 m, 4.45 ore) che da accesso al magico Van dei Piazedei, un'ampia zona di prati e ghiaie inframezzati da lastroni rocciosi, sospesi sopra la profonda Val Clusa; seguendo gli ometti si inizia a risalire il Van su buone tracce prima tra lastroni di roccia e poi sulle ghiaie per portarsi a un bellissimo pianoro con rada erba che si attraversa quasi in piano; con maggiore pendenza si risale poi un canalone erboso che ci porta sul filo del poderoso costone del Barancion che divide il Van dei Piazedei dal Van dei Erbandoi, dal quale appare il versante Nord della Talvena; con qualche passo esposto si risale lo stretto filo del costone, poi la cresta si allarga e il tracciato si fa più sicuro e con un traverso su ghiaie ci si porta alla Forcella Sud del Van de Zità (2400 m, 5.45 ore), da dove appare il Van omonimo; il panorama, già grandioso, si può ampliare ancora di più risalendo alla vicina Cima Sud dei Van de Zità (2450 m), raggiungibile lungo una facile cresta ghiaiosa.
Inizia ora la lunga discesa che ci porterà al Rifugio Pian de Fontana lungo i magici Van de Zità; si scende su buon sentiero passando sotto l'erbosa e regolare Forcella dei Erbandoi, poi si prosegue per prati inframezzati da grossi massi dove regnano le marmotte fino a portarsi al margine inferiore del Van (2100 m); su sentiero un po' scomodo si scende ad un'altra conca erbosa attraversata la quale ci si porta alla sommità di un ripido pendio erboso in fondo al quale si vede finalmente il rifugio Pian de Fontana; lo si discende lungamente con ardito percorso a serpentine, facendo attenzione in alcuni tratti esposti, fino a giungere al rifugio (1632 m, 8 ore), posto in bella posizione panoramica su un costone che domina la profonda Val dei Ross.
Dal rifugio bisogna scendere sempre lungo il sentiero 514, prima per prati, poi in mezzo al bosco fino a giungere all'impluvio della Val dei Ross, dove si incontra il torrentello che scende dai Van de Zità (1475 m circa); seguendo le indicazioni dell'Alta Via si lascia a sinistra il sentiero 520 che scende verso Soffranco e si prende il sentiero a destra che in ripida salita raggiunge un impluvio secondario dove il bosco porta il segno del passaggio di grandi valanghe; attraversato l'impluvio si sale a serpentine nel bosco fino a sbucare all'improvviso alla panoramica Forcella La Varetta (1704 m, 9 ore); davanti a noi si apre l'ampia conca erbosa dove sorge la Casera La Varetta (1709 m) raggiungibile con una breve deviazione, mentre volgendosi indietro possiamo vedere il Rifugio Pian de Fontana e il percorso fatto per scendere dai Van de Zità; a sinistra, un po' nascosta dalle Cime della Scala, compare la Schiara.
Si prosegue sempre sul sentiero 514, ora divenuto comoda mulattiera, che traversa verso sinistra in leggera salita e con ardito percorso scavato nella roccia si attraversano i ripidi pendii delle Cime della Scala, con meravigliose viste sulla parete Nord della Schiara; finalmente si inizia a scendere e dopo un tornante si incontra un bivio (1650 m circa); si lascia il percorso dell'Alta Via, che prosegue alla volta della Schiara, e si prende a destra il sentiero 518 che scende lungamente a serpentine entrando ben presto nel bosco; si arriva a fondovalle nei pressi di una radura dove sorgeva la Casera della Valle (1396 m) e si prosegue su largo e comodo sentiero fino a sbucare al Pian dei Gat dove sorge il Rifugio Bianchet (1245 m, 10.30 ore).
Si scende ora lungo la strada forestale portandosi, dopo un tornante, a un ponticello sul torrente Vescovà (1106 m); si prosegue sull'altro versante in leggera salita fino a portarsi nei pressi del masso chiamato Sass de i Companc' (1162 m); con percorso a tornanti (varie scorciatoie) si scende lungamente la dirupata Val Vescovà fino a un bivio (700 m circa); per scendere a Casa de la Vecia si lascia la strada e si imbocca il sentiero a sinistra che, dopo un tratto con modica pendenza, inizia a scendere molto ripidamente verso l'ormai visibile fondovalle della Val Cordevole; un tratto con corrimano ci porta a un ardito ponticello di cemento sopra la profonda forra dal quale scende la cascata della Pissa, poi con un altro paio di tornanti e una scala di cemento si raggiunge la SR 203 Agordina, dove termina la traversata (449 m, 12 ore circa).
N.B: Dal bivio di quota 700 m è possibile proseguire lungo la comoda stradina raggiungendo la SR Agordina presso la Costa dei Pinei (486 m).
N.B: Da Forcella La Varetta è possibile scendere a La Pissa anche lungo questo itinerario.

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