Note
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Generalmente quando si va a fare un'escursione in montagna il punto di arrivo è il momento culminante della giornata; in questo caso però il maggior interesse deriva dalla lunga e entusiasmante salita lungo il profondo solco della Val delle Comelle; il punto di arrivo, il Rifugio Rosetta, invece ci lascia un po' delusi perchè dopo la fatica si incontra la folla salita comodamente da San Martino di Castrozza con la funivia; non è un grosso problema, e, come dice Luca Visentini, l'Altopiano delle Pale è grande e basta spostarsi di un centinaio di metri dal rifugio per trovare la pace e la tranquillità.
Per la discesa utilizzaremo un buon tratto della ben conservata mulattiera militare che da Col di Prà in Valle di San Lucano raggiungeva l’Altopiano passando per Forcella Cesurette, Campo Boaro e Forcella Antermarucol; per qualche ragione quest’opera è rimasta incompiuta in un breve tratto tra Forcella Antermarucol e le Sponde Alte, dove si trasforma in sentiero.
La salita presenta alcuni tratti attrezzati non difficili, l'unica accortezza è quella di non percorrere l'Orrido delle Comelle dopo forti piogge perchè potrebbe diventare impraticabile a causa dell'innalzamento del torrente.
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Descrizione
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Da Canale d'Agordo si risale la Valle di Gares fino all'ultima curva prima di entrare a Gares, dove si svolta a sinistra e in breve si arriva alla Capanna Cima Comelle (1333 m), dove si può lasciare l'auto.
Dalla capanna si imbocca la stradina (segnavia 704, indicazioni per Rifugio Rosetta) che si inoltra pianeggiante nel bosco e in breve porta ad attraversare il torrente che scende dalla cascata di Gares, già visibile sopra di noi. Attraversato il guado il sentiero si inerpica ripido nel bosco tra radici, cascatelle e macigni a soffitto incontrando l'indicazione per la Cascata Inferiore fino a sbucare nel ghiaione proprio sotto alla stupenda Cascata Superiore (1519 m, 0.30 ore).
Si prosegue su sentierino sulla sinistra, ai piedi del salto roccioso da cui scende la cascata, finchè lo stesso si esaurisce. Con un angolo acuto si ritorna sulla destra imboccando una cengia con mughi che corre sul bordo del precipizio appena aggirato (tratto esposto) e in breve si entra nell'Orrido delle Comelle grazie a una cornice attrezzata, facile ma posta proprio sopra il salto della cascata. Si attraversa il torrente grazie a un suggestivo ponticello e si risale l'orrido cosparso di massi mediante vari tratti attrezzati con corde e scalette metalliche. Più in alto si esce dalla forra e si sbuca all'improvviso nel vastissimo Pian Delle Comelle, un tratto pianeggiante della valle lungo più di 2 km, dominato dall'ardita Cima delle Comelle (1800 m circa, 1.30 ore).
Si attraversa lungamente il piano fino a raggiungere un salto roccioso (il Lastedèl) che sembra bloccare la valle; si supera il salto con l’ausilio di una corda metallica lungo umide placche poco esposte (facile) e si giunge a un ripiano erboso dove si trova il bivio per la Val Strut e il Passo delle Farangole (1950 m circa, 2.15 ore); si prosegue in lieve salita su ripidi prati arrivando ben presto a una conca ghiaiosa dove sbocca con una spettacolare spaccatura rocciosa la Val delle Galline; sul fondo della conca rimane tutto l’anno un piccolo nevaio; si attraversa la conca e si risale faticosamente l’opposto versante con alcuni tornantini su ghiaie ripide e instabili fino a portarsi sotto una fascia rocciosa; la si supera lungo una ripida placca attrezzata e dopo un altro tratto franoso si arriva alle prime conche erbose dell’ultimo tratto del vallone che precedono il bellissimo ed erboso Pian dei Cantoni (2313 m, 3.15 ore) posto proprio allo sbocco della Valle dei Cantoni; qui si incontra il sentiero 703 (Sentiero dell Farangole) proveniente dal Rifugio Mulaz; si risale un altro pendio detritico e si raggiunge finalmente l’orlo dell’Altopiano delle Pale dove si incontra la vecchia mulattiera militare che sale da Forcella Cesurette e che utilizzeremo per il ritorno (2550 m, 3.45 ore); lungo la mulattiera si aggira un dosso e si arriva in breve al Rifugio Rosetta (2581 m, 4 ore).
Dal rifugio è possibile salire alla ben visibile Cima della Rosetta (2744 m) lungo un facile pendio detritico passando per la stazione di arrivo della funivia che sale da San Martino di Castrozza per godere di un fantastico panorama; la salita e la discesa portano via circa un’ora di tempo.
Dal Rifugio si segue per breve tratto il percorso di salita fino al bivio a quota 2550 m; si prosegue a destra sulla ben tracciata mulattiera militare (segnavia 756) che con un intelligente e poco faticoso percorso attraversa le infinite ondulazioni dell’Altopiano; si risale una valletta erbosa affacciandosi sulle lastronate delle Sponde Alte per scendere poi a un colletto da cui si raggiunge la vasta Busa di Col Alto; la mulattiera, rimasta incompiuta, termina bruscamente e si prosegue su sentiero (attenzione ai segni in caso di nebbia) tagliando tutto il versante destro della Busa fino a raggiungere la poco marcata Forcella Antermarucol (2334 m, 5.15 ore), tra il Col Alto e il Marucol; si abbandona ora il sentiero che prosegue alla volta di Forcella Cesurette e si prende la marcata traccia a sinistra (indicazioni) che scende con una lunghissima serie di tornanti nel ripido solco erboso e roccioso della Valbona; molto più in basso, a quota 1870 si incontra il sentiero proveniente dal Viaz del Bus e dopo un altro breve tratto di discesa nel bosco si giunge ai bei pascoli di Casera Valbona (1783 m, 6.15 ore); la casera, sempre aperta, può offire buon ricovero e dispone di una fontana con abbondante acqua; si prosegue ora in leggera discesa sotto le pareti del Sasso Nero fino ad incontrare il sentiero che scende da Forcella Cesurette; per quest'ultimo, a regolari serpentine nel folto della bosco, si cala in breve alla Capanna Cima Comelle (1333 m, 7 ore)
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