Descrizione
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Da Domegge di Cadore si scende ad attraversare il ponte sul Lago di Centro Cadore e si prende la stretta strada asfaltata (indicazioni per Rifugio Padova) che risale la Val Talagona; oltrepassata la deviazione per il Rifugio Cercenà si continua verso il Rifugio Padova per altri 2 km fino alla confluenza del Rio Prà di Toro con il Torrente Talagona (località Antarigole, 1100 m) dove si può parcheggiare.
Si lascia la strada principale e si imbocca sulla destra una stradina (indicazioni per Rifugio Padova e Rifugio Tita Barba) che si segue per qualche decina di metri; a un successivo bivio si tiene ancora la destra (indicazioni per Casera Vedorcia) e si scende ad attraversare il Rio Prà di Toro su un bel ponticello di legno; si prosegue per circa una decina di minuti lungo il torrente in leggera salita fino a un bivio non molto evidente (1150 m circa); si lascia il sentiero principale che prosegue verso Casera Vedorcia e si imbocca sulla destra un tratturo (indicazioni per Coliniei e Tamarì); il tratturo, segnato con bolli sale ripidamente nel bosco in alcuni tratti non molto evidente poi diviene più marcato e con alcune svolte porta a una poco pronunciata selletta (1300), scende per pochi metri nell'opposto versante e riprende a salire, sempre nel bosco, con minore pendenza; si prosegue per un buon tratto sulla larga mulattiera in direzione ovest fino a che una evidente freccia rossa su un faggio ci invita a abbandonarla per assecondare una traccia che in leggera discesa ci porta al greto asciutto del Diou della Sega; lo si segue per poi abbandonarlo per prendere un'altra traccia sulla destra (indicazioni per Vallesella) che con percorso a saliscendi ci porta in località Coliniei (1307 m); qui si trova il buon sentiero 343 che sale da Vallesella che si imbocca in salita; si sale lungamente nel bosco, poi il sentiero diventa quasi pianeggiante e sbuca su una larga strada forestale (località Lagato de Tamarì, 1540 m) proveniente da Sottocastello che in breve ci porta a Tamarì (1574 m, 1.30 ore) in bellissima posizione aperta e prativa; una delle casere è adibita a bivacco e dedicata a Valentino Ciotti.
Da Casera Tamarì si prosegue in direzione sud sulla strada forestale che dopo poco si trasforma in carrareccia e con meravigliosi scorci panoramici sui vicini Spalti di Toro porta a un bivio a quota 1720 m; si lascia la stradina a sinistra che prosegue verso Casera Vedorcia e si prenda la mulattiera a destra che passando per i bei casolari di Pra de la Monte (1760 m) sale in breve al Rifugio Tita Barba (1840 m, 2.15 ore), in bellissima posizione panoramica sul boscoso crestone del Monte Vedorcia; dal Rifugio conviene proseguire per qualche centinaio di metri lungo la carrareccia di accesso per portarsi a un altro casolare da cui si può ammirare tutto il Cadore.
Dal Rifugio si ritorna a Pra de La Monte da cui si scende in breve ai già visibili prati di Casera di Vedorcia (1704 m, 2.45 ore), splendida terrazza sugli Spalti di Toro; si scende ora per traccia di sentiero nei prati tenendosi sulla destra della casera e arrivando alla località paludosa Le Palù (1660 m); ora il tracciato volge decisamente a sinistra calando rapidamente alla piccola radura di Casera Valle (1360 m); poco sotto la casera si lascia il sentiero 352 che conduce al Rifugio Padova e si continua a scendere lungo la sinistra idrografica del torrente fino al bivio a quota 1150 m incontrato all'andata donde in pochi minuti si ritorna a Antarigole (1100 m, 4 ore).
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