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Sulla Pala Alta, in cerca di camosci
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Gruppo Montuoso
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Schiara
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Cartina
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024 Tabacco
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Difficoltà
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EE
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Dislivello
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1050 m
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Lunghezza
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11 km
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Altitudine Massima
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1933 m (Pala Alta)
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Tempo
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4 h 30
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Segnavia
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590 m
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Punto di partenza
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Pian de Fraina (950 m), a nord di Barp (Belluno)
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Periodo
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Novembre 2005
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Panorama
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Dalla Pala Alta
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Note
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Montagna imponente e localmente celebre, precipita a nord con una parete verticale di oltre 600 metri mentre a meridione si adagia con terreni più rassicuranti, sebbene dirupati, lungo i quali sale l'ardito sentierino che conduce alla cima. Il panorama di vetta è strepitoso, con una delle visuali più complete sul celebre appicco del Burel.
L'escursione è faticosa ma facile, tranne nel tratto finale dopo l'anticima che può risultare insidioso in presenza si ghiaccio.
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Descrizione
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Da Belluno si segue la Statale Agordina per circa 1 km fino alla località di Mussoi; qui si imbocca a destra una strada che passando per Bolzano Bellunese e Tisoi porta a Barp (608 m); per ripida e stretta stradina a tornanti si sale fini al Pian della Fraina (950 m) dove la strada termina e si parcheggia l'auto.
Si prosegue per un'evidente mulattiera che subito compie un tornante a destra e procede in lenta ascesa nel folto del bosco. Tralasciata a destra la traccia per Casera Zoppa si insiste in piano fino a un caratteristico arco fatto di pietre. Si riprende a salire sulla comoda mulattiera che sale con lenti tornanti in una zona devastata da un recente incendio; giunti a un bivio si abbandona la traccia migliore, che raggiunge la vicina chiesetta di San Giorgio e si sale direttamente per emergere tra i mughi in prossimità della Forcella San Giorgio (1302 m - 45 min).
Tra splendide vedute sui Monti del Sole si prosegue sulla cresta nella rada vegetazione; l'entusiasmante sentierino attraversa un pendio erboso, rimonta un gradino (breve tratto attrezzato) e poi risale per alcune decine di metri il fondo sassoso di un canalino uscendone a sinistra per altre chine erbose, ripide e faticose.
Si rimonta un ripido prato inclinato e poi si incede con stretti tornantini sotto una fascia continua di pareti fino a raggiungere un solare intaglio della cresta dove appare improvvisa la Val Medon con lo splendido allineamento del Terne e del Serva.
Si guadagna quota sulla sinistra con piacevole camminata e piccole svolte sulla cresta prevalentemente erbosa e maculata di mughi; giunti sotto il roccione strapiombante della Bareta del Prete la si aggira sulla destra e in breve si guadagna l'anticima (1893 m - 2h 15) dove si apre un bel panorama sulle Dolomiti e sul vicino Burel.
La cima sembra a portata di mano ma ci attende una sorpresa: per raggiungerla è necessario calarsi per una cinquantina di metri lungo un ripido canale franoso attrezzato (I) a destra di un aguzzo gendarme; il passaggio è più impressionante che difficile, attenzione in caso di ghiaccio; raggiunto lo stretto intaglio tra le due cime si scende ancora per qualche metro nel canalone merionale poi con una diagonale a destra su roccette (I) si riguadagna il filo di cresta; con alcune svolte tra i mughi si arriva del tutto agevolmente sull'ariosa e panoramica vetta (3 h).
Per il ritorno si segue la via di salita. Dopo Forcella San Giorgio si consiglia una breve deviazione alla bella chiesetta di San Giorgi.
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